La nostra storia...ieri

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L’attuale nido d’infanzia è il risultato della profonda trasformazione di ciò che a Poggio Rusco era nato negli anni trenta come O.N.M.I. ( Opera Nazionale Maternità Infanzia), con sede nell’edificio in via Trento Trieste,angolo via Dante Alighieri e in paese definito come “ la maternità”.

L’attuale nido d’infanzia è il risultato della profonda trasformazione di ciò che a Poggio Rusco era nato negli anni trenta come O.N.M.I. ( Opera Nazionale Maternità Infanzia), con sede nell’edificio in via Trento Trieste,angolo via Dante Alighieri e in paese definito come “la maternità”.

 

L’ONMI era legislativamente caratterizzato da una spiccata impronta custodialistica ed assistenziale.

“Negli asili per lattanti e divezzi sono ammessi i bambini fino al terzo anno di vita, (…), la cui madre sia occupata fuori casa e non possa , quindi, accudirli. In casi speciali possono essere ammessi i bambini di famiglia numerosa povera, anche se la madre non lavori fuori casa, nonché i bambini di madri nubili.” (“Norme sul funzionamento dell’istituzioni dell’ONMI,1941 art. 23” )

Nei testi legislativi del periodo veniva sempre negato ogni aspetto educativo dell’asilo nido,né veniva riconosciuta alcuna valenza didattica delle stesse attività ludiche.

I bambini erano tenuti tutti insieme in grandi stanzoni, dove giocavano, mangiavano e dormivano, assistiti da puericultrici e inservienti.

Elevato era il rapporto numerico: “… una sorvegliante per ogni gruppo di sei bambini minori di 18 mesi ed una per ogni gruppo di 12 bambini da 18 mesi a 3 anni .’’ ( Regolamento attuativo n° 1028 del 14.05.1970, art 202).

Le puericultrici, sprovviste spesso di specifici titoli di studio, accudivano i bambini loro affidati e svolgevano mansioni di controllo igienico- sanitario; contemporaneamente, dovevano pure badare alle pulizie.

Nel 1974, un anno prima dello scioglimento dell’ ONMI, il Comune si fa carico della gestione del Nido. La legge 1044 del 1971 aveva sancito infatti la creazione di asili nido comunali. Inizia a Poggio Rusco un servizio per l’infanzia comunale, viene assunto personale qualificato e si progetta la costruzione di una struttura più consona alle esigenze dei bambini.

L’ Asilo Nido,denominato poi Charlie Chaplin, viene inaugurato nel settembre del 1980: un edificio di tipo residenziale, dotato di requisiti tecnici, edilizi ed organizzativi tali da garantire l’ armonico sviluppo del bambino: tre sezioni (lattanti semi–divezzi e divezzi ), ciascuna dotata di bagno, un ampio salone per i giochi di movimento, cucina interna, ambulatorio pediatrico e locali per il personale: 6 assistenti all’ infanzia, 1 cuoca, 1 inserviente.

La capienza, che nel 1979 (edificio ex ONMI ) era di 32 posti, nel 1982 viene ora portata a 42.

Il costo annuo a carico del Comune per ciascun bimbo è di 1.398.000 lire nel 1979 e di 1.950.000 lire nel 1983, al netto dei contributi statali e regionali e degli introiti delle rette.

La retta: nel 1980 era di 10.000 lire mensili, più 250 lire di diaria giornaliera.

Dagli Anni Ottanta in poi, la storia del Nido si è sviluppata all’insegna di un crescendo di qualità: corsi di aggiornamento per il personale (psicologia dell’ età evolutiva, pedagogia, psicomotricità, disegno, linguaggio, procedure igienico- sanitarie ecc. ecc); assunzione di figure professionali sempre più qualificate e reclutate attraverso pubblici concorsi; accurata progettazione didattica rivolta alle esigenze dei bambini; percorsi educativi di collegamento con le scuole materne; profonde interazioni con le famiglie ed integrazione nella vita del paese. Il nido ha assunto sempre di più la caratteristica di agenzia educativa territoriale , con competenze spiccatamente proprie nel favorire lo sviluppo armonioso del bambino.

Per un breve periodo negli Anni Novanta il Nido è  trasformato in micro-nido, con 29 posti, per ritornare in seguito, dal decennio successivo in poi, all’attuale status di nido, con 36 bambini, 5 educatrici, 3 assistenti all’infanzia e 1 cuoca. L’adeguamento dei parametri pedagogici, gestionali ed architettonici e il loro standard elevato ne hanno permesso l’accreditamento presso la Regione Lombardia.

La formazione del personale è affidata ad un Coordinamento esterno, della Scuola Pedagogica del Reggio Emilia Approach.

A seguito del terremoto del 2012, ambienti esterni, interni ed arredi sono stati tutti rimessi a nuovo dopo una meticolosa messa in sicurezza dello stabile. Re-inaugurato il 4 ottobre 2014, il nido è ora una struttura all’avanguardia dal punto di vista della sicurezza sismica e del risparmio energetico.