CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE “Brucia bene la legna. Non bruciarti la salute”

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Nell'ambito del Progetto prepAIR, riveste un particolarre interesse la campagna di sensibilizzazione all'utilizzo oculato di biomasse legnose per il riscaldamento domestico.

Al giorno d’oggi la legna è molto utilizzata per scaldare le abitazioni e diverse indagini hanno mostrato come gli apparecchi a legna siano molto impiegati e diffusi. Secondo l’ultima rilevazione ISTAT del 2013, in Italia circa il 15% delle famiglie usa le biomasse per il riscaldamento dell’abitazione e il consumo nazionale di legna da ardere è di circa 25 milioni di tonnellate all’anno.

La percezione comune considera la combustione domestica della legna una pratica ecologica e tradizionale, pertanto innocua per la salute. Tuttavia le evidenze scientifiche mostrano un quadro diverso: le emissioni di polveri fini e composti tossici dei piccoli apparecchi a legna (caminetti, stufe, inserti) sono molto rilevanti: in molte zone questa è la principale sorgente inquinante presente nell’aria che si respira.

Anche se le leggi variano da un Paese all’altro, si possono facilmente rapportare i tentativi normativi compiuti con la volontà di imporre agli apparecchi il possesso di standard minimi dal punto di vista dell’efficienza energetica e delle emissioni inquinanti.

Nello stesso periodo anche in Italia è cresciuta l’azione a livello nazionale e regionale per cercare di ridurre l’inquinamento generato dagli impianti di combustione domestica a legna. Pur se in passato l’installazione di apparecchi a biomasse ha usufruito di incentivi nazionali, nell’ambito delle strategie per lo sviluppo delle fonti rinnovabili non fossili, il riconoscimento dell’importanza dell’inquinamento dell’aria, generato dai piccoli apparecchi a legna, ha portato ad intraprendere un percorso per il contenimento dell’uso degli apparecchi più inquinanti e per limitare la contabilizzazione delle biomasse legnose ai fini degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.

Per maggiori informazioni e per consultare il materiale elaborato nell'ambito del progetto si invita a visitare il sito prepAIR.